Stemma Comune Zavattarello

Zavattarello

Via Vittorio Emanuele, 41 27059 Zavattarello (PV)
Telefono: 0383.589132
Email: segreteria@comune.zavattarello.pv.it - PEC: comune.zavattarello@pec.regione.lombardia.it

Zavattarello

Storia del Comune

Zavattarello viene menzionato per la prima volta in un documento del 972, quando Ottone II assegnò il territorio al Monastero di Bobbio, a cui rimase legato fino alla metà dell’XI secolo. Nei secoli successivi il borgo fu conteso tra le città di Pavia e Piacenza, con la vittoria di quest’ultima. Tuttavia, le lotte tra due casati piacentini portarono a una lunga fase di disordini, che si concluse solo con l’arrivo dei Visconti. La famiglia Dal Verme, grazie al sostegno visconteo, acquisì grande importanza e ottenne il feudo di Zavattarello, che mantenne fino all’invasione francese. Nel corso del 1400 e 1500 Ludovico il Moro lo concesse temporaneamente a Galeazzo Sanseverino, che si schierò con i francesi ma trovò la morte nella battaglia di Pavia del 1525. Da allora il borgo tornò stabilmente sotto il controllo dei Dal Verme, che lo governarono per secoli.

Il Castello Dal Verme

Il Castello Dal Verme è il simbolo indiscusso di Zavattarello e domina il borgo antico dall’alto della collina. La rocca, imponente e suggestiva, è costruita interamente in pietra e ha mura spesse oltre 4 metri. All’interno si trovano un ricetto fortificato, le scuderie, una chiesa e circa 40 stanze. Restaurato di recente, il castello offre spettacolari panorami dai suoi terrazzi e dalla torre principale, con viste che si estendono sui boschi e sulle colline circostanti. La pietra arenaria, illuminata dal sole del mattino, mette in risalto le calde tonalità della struttura, perfettamente integrata nel paesaggio. Un tempo luogo strategico e militare, oggi il castello rappresenta una tappa imperdibile per chi vuole immergersi nella storia del borgo.

Castello Zavattarello

Il Borgo Medievale

Scendendo dal castello verso il cuore del paese si incontra un borgo che conserva intatta la sua anima medievale. Le case in pietra, le vie strette e i passaggi a raggiera sono elementi caratteristici che raccontano la storia secolare di Zavattarello. Ancora parzialmente circondato da antiche mura, il borgo si sviluppa attorno alla rocca, mantenendo la struttura urbanistica originale. La passeggiata tra le sue vie è un vero viaggio nel tempo, dove ogni angolo conserva tracce del passato e testimonia l’importanza strategica e militare che questo luogo ha avuto nei secoli.

Le Tradizioni di Zavattarello

Zavattarello è conosciuto in tutta la regione come la “Città del Miele”, grazie a una tradizione antica che risale al XIX secolo, quando Luigi Dal Verme avviò la produzione di miele all’interno del castello del borgo. Questa attività è proseguita nel tempo e oggi è tutelata da un’associazione nata nel 2015, che riunisce gli apicoltori locali per valorizzare e promuovere questo prodotto tipico. Un’occasione ideale per scoprire le eccellenze del territorio è la Sagra del Fungo, del Miele e del Tartufo, che si tiene ogni anno a inizio ottobre: un evento che celebra non solo l’“oro di Zavattarello” ma anche altri tesori del sottobosco, offrendo ai visitatori un’esperienza di gusto e tradizione profondamente legata alla storia locale.

Musei e Cultura

Il borgo di Zavattarello è anche un centro vivace dal punto di vista culturale, grazie a spazi museali di grande interesse. All’interno del Castello Dal Verme si trova il MAC “Giuseppe e Titina Dal Verme”, una collezione d’arte contemporanea dedicata all’artista milanese Giuseppe Dal Verme e a sua moglie Titina Gavazzi. Le sale del museo ospitano regolarmente mostre ed eventi in collaborazione con la Federazione Luciana Matalon di Milano, creando un legame tra la storia del borgo e le espressioni artistiche moderne. Altro luogo imperdibile è il museo “Il Magazzino dei Ricordi”, dedicato all’arte e alla cultura contadina: qui è possibile partecipare ad attività laboratoriali che fanno rivivere gli antichi mestieri, offrendo un viaggio autentico nelle tradizioni rurali dell’Oltrepò pavese.