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IL RUOLO CHIAVE DELLE DMO NEL SUCCESSO DEL TURISMO ITALIANO: PARLANO I DATI

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Focus Oltrepò
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Il turismo in Italia sta crescendo costantemente, grazie all‘importante ruolo svolto dalle Destination Management Organizations (DMO).

Le DMO sono organizzazioni cruciali per la promozione e lo sviluppo del settore turistico, per attrarre visitatori e per migliorare l‘esperienza dei turisti. In questo articolo vengono esaminati i dati statistici che dimostrano l‘efficacia delle DMO analizzate nel promuovere il turismo in Italia. I dati statistici infatti, confermano che anno dopo anno, si registra un aumento costante di visitatori stranieri e nazionali, che scelgono le nostre città, i nostri borghi e le nostre coste per trascorrere le proprie vacanze. Questo si traduce in un impatto economico significativo per il Paese, con un aumento delle entrate derivanti dalle attività turistiche e una crescita del settore in generale.

 

In primo luogo viene valutato l‘impatto dell‘operato delle DMO venete, tra cui: DMO Bibione e San Michele al Tagliamento, Jesolo Eraclea, DMO Caorle, DMO Verona, DMO Lago di Garda, Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi, Chioggia: Storia, Mare e Laguna, DMO Venezia, Riviera del Brenta e Terra dei Tiepolo. In particolare, dai risultati delle analisi condotte emerge che nel 2023 i flussi turistici del Veneto hanno registrato un notevole aumento, con 21,1 milioni di arrivi e 71,9 milioni di presenze, superando i livelli precedenti alla pandemia. Questo successo è dovuto proprio alla qualità e varietà dell‘offerta turistica, gestita in collaborazione con le DMO, che includono sia destinazioni di fama mondiale che nuove mete emergenti. Il numero di turisti in arrivo è aumentato del 16,1% rispetto all‘anno precedente e del 4,3% rispetto al 2019. Anche le presenze hanno registrato un aumento del 9,1% rispetto al 2022 e dello 0,9% rispetto al 2019. Anche la clientela estera ha mostrato un forte apprezzamento per le destinazioni venete, con un aumento del 24,3% rispetto al 2022 e del 3,7% rispetto al 2019, rappresentando il 65% dei visitatori. Le strutture extralberghiere della regione (agriturismi, bed and breakfast, casecase vacanza) si sono riprese più rapidamente rispetto al 2019, registrando un aumento del 7,5%, mentre le strutture alberghiere hanno visto flussi turistici ancora inferiori al 2019, con un calo del 6,7% nonostante l‘aumento dell‘ultimo anno del 7,3%.

 

Di seguito esaminiamo l‘impatto della DMO di Arezzo, nota come Arezzo Intour, sui dati turistici della provincia. È emerso un incremento del 13,4% degli arrivi rispetto al 2022, superando i livelli pre-pandemia. Nel corso del 2023, si sono verificati progressi significativi con l‘inaugurazione di 57 strutture ricettive in più, principalmente nell‘extra-alberghiero, segnando una crescita del 3,5% rispetto all‘anno precedente. In particolare, agriturismi e altre strutture extra-alberghiere hanno visto rispettivamente un aumento del 2,2% e del 5,3%. 

 

Nel 2023, grazie all‘operato della DMO, la Valle d‘Aosta ha registrato il più alto numero di arrivi (1.345.191) e presenze (3.711.069) dal 2005. Allo stesso modo, in Emilia-Romagna, il lavoro svolto dalle varie DMO, inclusa Destinazione Turistica Emilia, il Convention Bureau della riviera di Rimini e APT Servizi Emilia-Romagna, ha portato a un record con 61,8 milioni di presenze, superando i dati del 2022 e del 2019. 

 

In conclusione, possiamo affermare che le Destination Management Organization del Veneto, di Arezzo, della Valle d‘Aosta e dell‘Emilia-Romagna hanno dimostrato l‘efficacia delle strategie adottate per attrarre visitatori e migliorare l‘esperienza turistica.  Grazie alla competenza e all‘impegno di tali enti, il settore turistico in Italia continua a crescere in modo costante, apportando benefici significativi non solo alle destinazioni turistiche coinvolte, ma all‘intero sistema economico nazionale.

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