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EFFETTI COLLATERALI DELLA PSA IN OLTREPO‘ TRA ABBATTIMENTO CINGHIALI E FAUNA SELVATICA

  • 459      P. Dolcini e K. Girgenti
Focus Oltrepò
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Nell‘ultimo periodo,in Oltrepò , si sono palesati gli effetti indesiderati degli interventi mirati a contenere la PSA, attraverso l‘abbattimento dei cinghiali , che ha provocato l‘allontanamento dalle zone di battuta anche dell‘altra fauna selvatica.

Da mesi si  nota una decisa diminuzione degli avvistamenti di selvatici, ormai quasi totalmente assenti in alcune aree . Ora , come si poteva prevedere, alcuni esemplari di lupo hanno attaccato il bestiame a danno di alcune aziende presenti sul territorio. Esagerato sarebbe definirli branchi, poiché dall‘osservazione e monitoraggio, seppure amatoriale,ma comunque puntuale ed attendibile , risultano presenti, nella zona delle predazioni , in particolare la Val di Nizza, pochi esemplari. La riduzione drastica e lo spostamento delle prede in altre zone, per l‘azione della caccia di selezione e contenimento, stanno spingendo questi predatori a cercare sostentamento negli allevamenti . Le attività vanno tutelate, garantendo loro un risarcimento e prevedendo misure a sostegno degli investimenti, in termini di recinzioni, sistemi innovativi per la sorveglianza, come pure la possibilità di dotarsi di cani da guardiana, provvedendo almeno in parte al costoso mantenimento degli stessi.
Costi importanti per le piccole e virtuose aziende della nostre zone.
D‘altro canto occorre ripristinare un equilibrio naturale, che è stato senza logica ed, aggiungerei, inutilmente, alterato. 
L‘unico modo per contenere la PSA è un controllo degli allevamenti, con una tracciabilità puntuale e severa sulla provenienza dei capi, il loro patrimonio genetico, l‘alimentazione e via dicendo.  Inoltre è da valutare un sistema contraccettivo dei cinghiali , che potrebbe essere un‘ulteriore risposta sia al problema della peste suina , che al sovrappopolamento del territorio.
In altre parole la convivenza tra uomo e lupo, come pure con le altre specie è fattibile, basterebbe intanto sfatare questo mito del "lupo cattivo" attraverso l‘informazione corretta  . L‘obbiettivo può essere considerare la fauna come una risorsa e non come un nemico contro cui combattere, valorizzare eticamente il territorio e tutelare le attività che hanno scelto di contribuire, col loro operato, allo sviluppo dello stesso con un criterio di sostenibilità,  che include appunto uno sforzo per una possibile convivenza.
La stagione venatoria, alle porte, andrebbe sospesa,  annullata, non solo per permettere un riequilibrio ed il ritorno delle specie che sono alla base della catena alimentare del lupo, pure per arrestare il diffondersi della PSA, veicolata anche dal passaggio  di persone e mezzi, osservando dunque le disposizioni dell‘ordinanza specifica . Già ora , prima dell‘apertura della caccia , i boschi vengono attraversati  da fuoristrada, quad, come pure moto, senza controllo alcuno.
Confidiamo in un confronto costruttivo e nell‘accoglimento delle nostre proposte , tenendo conto della concretezza di quanto sopra espresso e superando azioni e strategie , che si sono rivelate inefficaci e spesso dannose  .
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