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LA CERTOSA CANTÙ DI CASTEGGIO: STORIA, ARCHITETTURA E FUNZIONE ATTUALE

  • 317      Cristina Baiardi
Focus Oltrepò
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La Certosa Cantù di Casteggio è un complesso storico situato nell’Oltrepò Pavese, che affonda le sue radici nel XVII secolo. Fu edificata come monastero dai monaci seguaci di San Brunone, fondatore dell’ordine certosino. La sua storia è profondamente legata al territorio, noto per la produzione vinicola, che influenzò fin dai suoi albori le attività dell’edificio e delle terre circostanti.

La Certosa fu costruita per essere un luogo di raccoglimento e lavoro per i monaci. Il vasto possedimento che circondava il monastero si estendeva per oltre mille pertiche, gran parte delle quali venivano utilizzate per la coltivazione della vite e la produzione di vino. L’attività agricola, in particolare vinicola, rappresentava uno degli elementi caratterizzanti del monastero e costituiva una risorsa importante per la comunità monastica, che seguiva la tradizione certosina di autosufficienza.

Nell’Ottocento, il complesso passò nelle mani di privati che modificarono l’aspetto originario della Certosa, trasformandola in una grande villa signorile. Questo cambiamento rappresentò una svolta per l’edificio, che da luogo religioso divenne una residenza aristocratica, arricchita di nuovi dettagli architettonici e artistici.

Le decorazioni più significative della Certosa risalgono al XVIII secolo, in particolare gli affreschi realizzati con la tecnica del trompe l’oeil. Questa tecnica pittorica, utilizzata per creare illusioni prospettiche e visive, conferisce alle stanze un aspetto particolarmente raffinato e ingannevole per l’occhio. Le pareti, infatti, appaiono come finestre aperte su paesaggi immaginari, ampliando visivamente gli spazi interni e aggiungendo un tocco di eleganza.

Esternamente, la Certosa si presenta con mura in mattoni a vista, che testimoniano le sue origini secolari. L‘edificio si sviluppa secondo una pianta a "U", con il fronte principale che si affaccia sulla strada di circonvallazione, da cui si accede tramite un grande androne carraio. Questo passaggio introduce i visitatori all’interno del cortile, che costituisce il cuore della Certosa.

All‘interno del cortile, uno degli elementi più suggestivi è il pozzo centrale in granito, risalente al XVIII secolo. Gli edifici che circondano il cortile, un tempo adibiti a rustici e tinaia, sono oggi parte integrante del complesso architettonico.

Negli ultimi anni, la Certosa Cantù è stata trasformata in un vivace centro culturale, mantenendo così una funzione pubblica e accessibile alla comunità. Oltre a conservare la sua bellezza storica e architettonica, l’edificio ospita oggi diverse istituzioni di rilevanza culturale e sociale.

All‘interno del complesso si trova il Civico Museo Archeologico, che offre uno sguardo sul passato della regione attraverso la conservazione di reperti storici e archeologici di grande valore. Il museo è uno spazio di incontro per appassionati di storia e archeologia, nonché un’importante risorsa educativa per le scuole e gli studiosi.

Accanto al museo, la Biblioteca Civica Pelizza Marangoni è un altro elemento fondamentale della Certosa. Con una ricca collezione di volumi e materiali multimediali, la biblioteca rappresenta un luogo di studio e approfondimento per lettori di tutte le età. La presenza di una sala lettura e di uno spazio multimediale permette inoltre di ospitare eventi culturali, presentazioni di libri e attività educative, contribuendo alla vita culturale della città.

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