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IL RUOLO CENTRALE DELLA RISTORAZIONE NELL‘OLTREPÒ PAVESE: INTERVISTA A GIORGIO LIBERTI, PRESIDENTE DI TAVOLE OLTREPÒ

  • 682      Martina Prigione
Focus Oltrepò
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Il mondo della ristorazione nell’Oltrepò Pavese è un pilastro fondamentale per l’economia locale, strettamente intrecciato con la tradizione enogastronomica e la valorizzazione del territorio.

Nel nostro territorio la ristorazione si fonda su una solida interconnessione con settori chiave come l’agricoltura, la viticoltura, l’ospitalità e il turismo, creando una rete di sinergie che rafforza l‘importanza economica di tutti gli attori coinvolti. I ristoratori si approvvigionano direttamente dai produttori locali, valorizzando le materie prime, mentre gli agricoltori e i viticoltori trovano nei ristoranti un canale di promozione e vendita privilegiato.

Parallelamente, la collaborazione con il settore alberghiero e turistico è altrettanto rilevante. Il turismo enogastronomico è un segmento in forte crescita e l’Oltrepò Pavese, con i suoi paesaggi incantevoli e la tradizione culinaria, è una destinazione sempre più apprezzata. I ristoranti giocano un ruolo centrale in questa dinamica, offrendo ai visitatori esperienze gastronomiche legate ai sapori e alle tradizioni locali.

Un punto di riferimento nel panorama della ristorazione di qualità è rappresentato dall’associazione Tavole Oltrepò, che riunisce i ristoranti impegnati a promuovere l’eccellenza del cibo, l’autenticità dei sapori e il rispetto per la cultura gastronomica locale. Tavole Oltrepò, insieme all’associazione InOltre, costituisce uno dei tre pilastri fondamentali per lo sviluppo e la promozione del territorio.

A testimoniare questo impegno per il territorio, Tavole Oltrepò ha partecipato al TTG di Rimini, la più importante manifestazione italiana dedicata alla promozione del turismo mondiale, in collaborazione con InOltre e Colline & Oltre S.p.a.. L’evento ha offerto una vetrina strategica per presentare le eccellenze dell’Oltrepò Pavese a un pubblico internazionale e per promuovere il turismo sostenibile e di qualità.

In occasione della manifestazione TTG di Rimini, abbiamo avuto il piacere di intervistare Giorgio Liberti, presidente dell’associazione Tavole Oltrepò, per parlare del ruolo centrale della ristorazione nell’Oltrepò Pavese e della stretta connessione tra viticoltura, settore alberghiero e turismo.

Focus: A Rimini, insieme a Inoltre e Colline & Oltre, avete avuto l’opportunità di presentare il territorio a un pubblico internazionale. Quali sono stati gli obiettivi principali della vostra partecipazione?

Giorgio Liberti: La partecipazione al TTG di Rimini è stata un’ottima occasione per far conoscere l’Oltrepò Pavese, un territorio ancora poco esplorato. Il nostro obiettivo è attrarre un tipo di viaggiatore che vuole davvero scoprire il territorio, non il turista “mordi e fuggi” che resta solo qualche ora. A noi interessa un viaggiatore che si ferma per più giorni, visita le aziende agricole, si immerge nelle tradizioni e nella vita del luogo. È questo il tipo di turismo che può portare benefici concreti e duraturi al nostro territorio, creando un legame più profondo con chi ci visita.

Focus: Ha menzionato spesso la distinzione tra turista e viaggiatore. Perché è così importante, per voi, puntare su un turismo di soggiorno prolungato?

Giorgio Liberti: Il turista mordi e fuggi, che si limita a una visita rapida, lascia poco al territorio, mentre il viaggiatore, che resta qualche giorno, ha modo di esplorare a fondo l’Oltrepò Pavese. Questo tipo di visitatore si interessa al nostro patrimonio, visita le aziende agricole, soggiorna negli alberghi della zona e naturalmente mangia nei nostri ristoranti. Il viaggiatore è più propenso a entrare in contatto con la cultura locale, a scoprire la biodiversità del territorio, anche quella gastronomica, e a tornare a casa con un’esperienza completa. È questo il tipo di turismo che desideriamo incentivare.

Focus: Tavole Oltrepò rappresenta un gruppo molto variegato di ristoranti. Può raccontarci di più sulla “biodiversità” che contraddistingue la vostra offerta culinaria?

Giorgio Liberti: Uno degli aspetti più affascinanti dell’Oltrepò Pavese è la sua biodiversità, che si riflette anche in cucina. All‘interno della nostra Associazione, abbiamo ristoranti che coprono territori molto diversi, dalla Val Versa alla Valle Staffora, e ognuna di queste zone ha le proprie tradizioni gastronomiche. Ciò che troviamo in un ristorante della Val Versa, per esempio, sarà diverso da ciò che si può gustare in Valle Staffora, proprio perché ogni valle ha le sue specificità. Tuttavia, ciò che accomuna tutti i nostri ristoranti è l’impegno per un servizio di alta qualità e la forte connessione con il territorio. Questa diversità di sapori e piatti, legata alla varietà del territorio, è uno dei nostri punti di forza.

Focus: Guardando al futuro, quali sono le prospettive per la ristorazione nell’Oltrepò Pavese e per l’associazione Tavole Oltrepò?

Giorgio Liberti: Le prospettive sono molto positive. Crediamo che, continuando a lavorare in sinergia con gli altri settori – viticoltura, agricoltura, alberghi e turismo – potremo ottenere grandi risultati. La partecipazione a eventi come il TTG di Rimini ci permette di far conoscere sempre di più l’Oltrepò Pavese, creando nuove opportunità di sviluppo. Il nostro obiettivo è mantenere alta la qualità del servizio, valorizzando la biodiversità del territorio e facendo crescere un turismo sostenibile che rispetti e ami la nostra terra. Con queste basi, sono sicuro che potremo raccogliere ottimi frutti.

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