Curiosità storiche, geografiche e gastronomiche tutte da scoprire

Vi siete mai chiesti quanto realmente conoscete l’Oltrepò Pavese? Questo angolo verde di Lombardia, incastonato tra le colline dell’Appennino e la pianura padana, è un territorio che sorprende a ogni passo. Al di là dei suoi celebri vini e delle sue vedute mozzafiato, nasconde curiosità storiche, geografiche e gastronomiche che sfuggono anche a chi ci vive da anni.

Che siate amanti della natura, della storia o della buona tavola, l’Oltrepò ha qualcosa di inaspettato da offrire. Ecco 10 curiosità che vi faranno guardare questa terra con occhi nuovi.

1. Ha una delle più alte vette dell’Appennino Settentrionale

Il Monte Lesima, con i suoi 1.724 metri, domina l’Oltrepò Pavese ed è una delle cime più alte dell’intero Appennino settentrionale. Sulla sua vetta, svetta una curiosa sfera radar NATO visibile da chilometri di distanza, che sembra uscita da un film di fantascienza. Da lassù, lo sguardo spazia dalle Alpi innevate al mare della Liguria, regalando uno degli scorci panoramici più spettacolari della regione.

2. Un tempo era… in Piemonte

Fino al 1859, l’Oltrepò non era parte della Lombardia austriaca, bensì del Regno di Sardegna, quindi sotto l’influenza piemontese. Solo con l’Unità d’Italia fu annesso alla provincia di Pavia. Questo passato “transfrontaliero” spiega alcune somiglianze linguistiche e culturali con le province di Alessandria e Asti, ancora oggi percepibili nei dialetti e nelle tradizioni culinarie.

3. C’è una via del sale che parte da qui

L’Oltrepò era attraversato dalla storica Via del Sale, un antico tracciato commerciale che collegava il Mar Ligure alla pianura padana. Il sale partiva da Genova e veniva trasportato a dorso di mulo lungo sentieri montani, attraversando valli come quella di Varzi e della Staffora. Oggi, molti di questi percorsi sono stati recuperati come itinerari escursionistici, perfetti per scoprire la storia camminando nella natura.

4. Produce un grande spumante, oggi chiamato “Classese”

L’Oltrepò è il più grande produttore italiano di Pinot Nero e vanta una lunga tradizione nella spumantizzazione con metodo classico. Oggi questo eccellente vino frizzante ha assunto un’identità forte e distinta con il nome di “Classese”, una denominazione che punta a valorizzare il legame con il territorio. Elegante, fine, minerale: il Classese è ormai una delle punte di diamante dell’enologia lombarda.

5. Zavattarello e il suo castello: da luogo di potere a rifugio artistico

Tra i borghi più suggestivi dell’Oltrepò troviamo Zavattarello, dominato dall’imponente Castello Dal Verme, perfettamente conservato e visitabile. Un tempo sede di potere e difesa, oggi il castello ospita anche una collezione d’arte contemporanea permanente, con opere donate dal pittore Giuseppe Guttuso. Una straordinaria fusione tra medioevo e modernità, immersa in un paesaggio che sembra uscito da un dipinto.

6. Un suo salame è diventato DOP

Il Salame di Varzi è uno dei simboli della gastronomia oltrepadana. Preparato con carni suine di altissima qualità e una lenta stagionatura in ambienti naturali, ha ottenuto la prestigiosa Denominazione di Origine Protetta (DOP). La sua origine affonda nel Medioevo, quando veniva prodotto dai monaci e conservato con tecniche che oggi sono diventate parte del patrimonio culturale locale.

7. Ha una valle che tocca… tre province!

La Valle Staffora è una delle più importanti dell’Oltrepò e ha una caratteristica davvero unica: attraversa ben tre province – Pavia, Alessandria e Piacenza. Percorsa dalla famosa Via del Sale e costellata di borghi come Varzi, Fortunago e Cecima, è un vero e proprio corridoio naturale tra regioni diverse. Le sue bellezze paesaggistiche e storiche la rendono meta ideale per chi cerca autenticità.

8. Fu rifugio di partigiani e teatro della Resistenza

Durante la Seconda Guerra Mondiale, le colline boscose dell’Oltrepò furono un importante centro della Resistenza partigiana. In particolare, la zona di Varzi e della Valle Staffora vide nascere brigate combattenti e atti eroici che ancora oggi vengono ricordati in numerosi monumenti e sentieri commemorativi. Camminare qui significa anche ripercorrere le orme della libertà.

9. C’è un paese… con solo 69 abitanti

Il piccolo comune di Menconico, incastonato tra i monti dell’Alto Oltrepò, conta meno di 70 abitanti. Eppure, è un luogo pieno di fascino: immerso nei boschi, silenzioso, con casette in pietra e viste spettacolari. Ideale per una fuga dallo stress urbano e perfetto per gli amanti del trekking, della fotografia naturalistica e della solitudine creativa.

10. Tre borghi da favola premiati per bellezza e qualità della vita

L’Oltrepò vanta ben quattro comuni inseriti nei “Borghi più belli d’Italia”: Zavattarello, Fortunago, Golferenzo e Varzi. Questi paesi, grazie alla cura architettonica, alla qualità dell’accoglienza e alla valorizzazione del paesaggio, rappresentano il meglio del vivere lento e autentico. Passeggiare tra le loro vie è come compiere un viaggio nel tempo, tra antichi portali, fiori sui balconi e panorami che tolgono il fiato.

✨ Conclusione: quanto conoscevi davvero?

Quante di queste 10 curiosità conoscevi già? L’Oltrepò Pavese è una terra da riscoprire, anche per chi crede di conoscerla bene. Un territorio ricco di sorprese, pronto a farsi amare passo dopo passo, calice dopo calice.

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