Nascosto tra le dolci ondulazioni dell’Oltrepò Pavese, Pietra de’ Giorgi emerge come un luogo senza tempo, dove natura, storia e tradizione convivono in perfetta armonia. Situato sulla seconda cerchia di colline, a circa 300 metri di altitudine, questo borgo domina la Pianura Padana regalando, nelle giornate limpide, una vista spettacolare che spazia fino alle Alpi a nord e alle prime propaggini degli Appennini a sud-est.

Esteso per 12 km², il comune è attraversato dal torrente Scuropasso e si distingue per la sua forte vocazione vitivinicola: qui si producono alcuni tra i più pregiati vini dell’intera zona. Ma Pietra de’ Giorgi non è solo sinonimo di buon vino: è anche un luogo in cui ogni pietra racconta una storia antica, in particolare quella custodita dal suo monumento più emblematico — il Castello di Pietra de’ Giorgi.

Il Castello di Pietra de’ Giorgi: dalle origini medievali alla storia moderna

Una fortezza millenaria nel cuore del borgo

Il Castello di Pietra de’ Giorgi, situato nel centro del paese, è tra le costruzioni fortificate più antiche dell’Oltrepò Pavese. Le sue origini risalgono al 1012, quando fu edificato per volontà della famiglia Sannazzaro, potente casato nobiliare della zona.

Nel corso dei secoli, il castello fu teatro di assedi e conflitti: venne espugnato nel 1277 e nel 1290, fino alla distruzione avvenuta nel 1402 per mano dei Beccaria, storici rivali dei Sannazzaro. Proprio i Beccaria divennero i nuovi proprietari e restaurarono la fortezza, al punto che il borgo assunse temporaneamente il nome di “Pietra Beccaria”.

Il passaggio alla famiglia Giorgi e l’evoluzione del complesso

La storia del maniero cambiò nuovamente con il matrimonio tra Franceschina Beccaria, ultima erede della casata, e Antonio Giorgi, nobile lombardo. Da quel momento, la proprietà passò ai Giorgi e il castello venne diviso: la rocca al nipote Pio Beccaria Giorgi, mentre il palazzo adiacente, oggi sede del municipio, venne ceduto ai Giorgi di Vistarino.

Nel 1864, la struttura municipale fu venduta a Giuseppina Meardi, che a sua volta la cedette al Comune nel 1877. La rocca, invece, è ancora oggi di proprietà privata e non è accessibile al pubblico.

Architettura e dettagli del castello

Un impianto difensivo tra pietra e mattoni

L’attuale castello si presenta con una pianta quadrangolare e un cortile interno. Realizzato in pietra locale e mattoni, conserva ancora oggi importanti elementi architettonici originali, come i fregi a dente di sega lungo la sommità delle facciate.

Delle quattro torri originarie, solo una è sopravvissuta al tempo. All’esterno del vicino Palazzo Municipale si trova l’antico pozzo del castello, mentre nei locali seminterrati si può visitare una cantina con volte in mattoni, che si presume fosse utilizzata prima come prigione, poi come scuderia.

Un patrimonio da scoprire tra storia e paesaggio

Pietra de’ Giorgi, con il suo castello e i panorami mozzafiato, rappresenta una tappa imperdibile per chi visita l’Oltrepò Pavese. Un luogo dove il tempo sembra rallentare, la natura avvolge ogni cosa e la storia affiora in ogni angolo. Anche se la rocca non è visitabile, passeggiare per le vie del borgo e ammirarne le architetture è già di per sé un viaggio emozionante nel passato.

Fonte: Azienda Agricola La Barosina

Autore: Redazione Focus Oltrepò