Nel cuore dell’Oltrepò Pavese, tra dolci colline e antichi borghi, Stradella custodisce un monumento che attraversa i secoli con la fierezza di chi ha visto tutto e ha resistito a tutto: la Torre Civica. Non è solo una torre. È una testimonianza vivente della forza di un popolo, delle trasformazioni di un centro urbano e della capacità di rigenerarsi senza mai dimenticare le proprie radici. Chi alza lo sguardo su questa torre, nel centro della città, percepisce immediatamente che ogni suo mattone ha qualcosa da raccontare. La Torre Civica non è solo un punto di riferimento architettonico: è il cuore pulsante dell’identità stradellina.
Le origini: difendere Stradella nel Medioevo
Nel tardo Duecento, Stradella era contesa tra Piacentini e Pavesi, un territorio strategico che divenne spesso teatro di scontri e saccheggi. Per porre fine all’insicurezza, nel 1300 il vescovo Guido di Langosco ordinò la costruzione di poderose mura difensive, lunghe circa un miglio. All’interno di queste mura, i Visconti eressero la Rocca Inferiore, una fortificazione a protezione dell’abitato. È proprio da questa struttura difensiva che prende vita la Torre Civica, costruita per sorvegliare e presidiare il cuore del borgo. Fin da subito, la torre si impose come un elemento chiave nella strategia difensiva, simbolo di autorità e protezione.
Dalla Rocca Inferiore alla piazza del mercato
Con il passare dei secoli, la Rocca perse il suo ruolo originario. Nel 1823 fu ceduta al Comune di Stradella e, nel 1845, fu definitivamente demolita per far spazio alla nuova piazza del mercato, oggi piazza Vittorio Veneto, fulcro della vita cittadina. Ma la Torre Civica fu risparmiata: era ormai parte integrante dell’immaginario collettivo e rappresentava un legame tangibile con l’antica città forte. La sua conservazione fu una scelta culturale e simbolica, un omaggio alla memoria di Stradella.
L’evoluzione della torre: tra necessità e rinnovamento
Nel novembre del 1834, il campanile della vicina chiesa parrocchiale crollò, privando il paese della sua voce sonora. Fu allora che, sulla sommità della Torre Civica, si decise di costruire una cella campanaria dotata di orologi. Questa struttura, in muratura piena, si sovrappose alla parte più antica, creando un interessante contrasto architettonico. La torre, dunque, venne riadattata alle esigenze della comunità, continuando a svolgere una funzione pubblica fondamentale. Il suono delle campane, che ancora oggi scandisce il tempo dei cittadini, proviene da un luogo carico di storia e significato.
Un’architettura tra stile e potenza evocativa
La parte inferiore della Torre Civica, la più antica, è costruita in mattoni a vista, con una linea verticale possente che termina con un apparato sporgente merlato, tipicamente ghibellino. Questi merli, oltre ad avere una funzione difensiva nel Medioevo, conferiscono alla torre un profilo fiero e inconfondibile. La parte superiore, più recente, è in muratura piena e contiene la cella campanaria. L’insieme di elementi medievali e ottocenteschi dà vita a un monumento unico nel suo genere, che racconta visivamente i diversi strati storici di Stradella.
Un patrimonio vivo da riscoprire
Oggi, la Torre Civica non è solo una struttura da ammirare: è un simbolo di identità collettiva, luogo di ritrovo e scenario di eventi culturali e cerimonie pubbliche. Ogni anno, migliaia di persone attraversano piazza Vittorio Veneto e alzano gli occhi verso la torre, ritrovando in essa il legame con il passato e la continuità con il presente. È un monumento che parla alle nuove generazioni, che invita alla scoperta, che incarna lo spirito di una comunità orgogliosa del proprio passato.
Conclusione: la Torre che sfida il tempo
La Torre Civica di Stradella è molto più di una reliquia storica. È un faro di memoria, un punto fermo in un mondo che cambia, un’opera architettonica che fonde bellezza, funzione e significato. Camminare ai suoi piedi significa immergersi in una narrazione secolare, respirare l’essenza profonda di una città che ha saputo resistere, reinventarsi e celebrare il proprio patrimonio. Un invito aperto a cittadini e visitatori: venite a scoprire la Torre Civica, il volto eterno di Stradella.