Hai mai pensato di vivere un’esperienza turistica autentica, lontana dai circuiti di massa e immersa nel verde?

Cosa cercano oggi i turisti? Un rifugio dalla frenesia urbana, luoghi autentici dove vivere la natura, rilassarsi e assaporare prodotti genuini. Le colline italiane sono sempre più in cima ai desideri dei viaggiatori, e anche i numeri lo confermano: secondo le ultime analisi sul turismo 2025, il comparto collinare e rurale è tra i più in crescita, con un +5,8% previsto per le presenze turistiche.

E allora una domanda sorge spontanea: può il turismo in Oltrepò Pavese diventare la nuova Toscana del Nord?

Il turismo 2025 parla chiaro: crescere si può, ma serve una visione condivisa

Con oltre 267 milioni di pernottamenti previsti per l’estate 2025 in Italia e una crescita del 3,4% degli arrivi, le aree collinari si confermano una destinazione di tendenza. Il turista moderno – soprattutto europeo – è attratto da luoghi meno affollati, dove può vivere esperienze autentiche, sostenibili, enogastronomiche e rilassanti.

L’Oltrepò Pavese, con il suo patrimonio naturale, i borghi storici, i vigneti e le eccellenze agroalimentari, possiede tutti gli ingredienti per cavalcare questo trend. Ma per farlo servono:

  • una governance proattiva,
  • sinergie tra operatori turistici e istituzioni,
  • investimenti mirati sulla qualità e sulla comunicazione.

Opportunità concrete per gli operatori turistici locali

Per albergatori, ristoratori, cantine e agriturismi, questo è il momento giusto per ripensare l’offerta turistica in chiave esperienziale. I dati nazionali ci indicano le direzioni da seguire:

  • Sostenibilità e autenticità: sempre più richieste dai viaggiatori stranieri (soprattutto tedeschi, olandesi, francesi e svizzeri).
  • Qualità del prodotto: i turisti sono disposti a spendere se trovano ospitalità vera, cibo buono, esperienze significative.
  • Relax e benessere: cresce l’interesse per destinazioni “slow”, dove si può vivere al ritmo della natura.

Turismo in Oltrepò Pavese: relax, sapori e autenticità

Per i visitatori, l’Oltrepò è un’oasi di pace. Le sue colline morbide, punteggiate da borghi medievali e filari di vite, raccontano storie di tradizione e fatica contadina. Qui il tempo sembra fermarsi, ma l’esperienza è intensa:

  • Passeggiate nei boschi e tra i vigneti,
  • Degustazioni di vini locali come il Sangue di Giuda, il Pinot Nero, la Bonarda,
  • Cene sotto le stelle nei cortili delle cascine storiche,
  • Weekend romantici tra castelli e terme.

Una proposta di turismo lento, esperienziale, rispettoso, che risponde pienamente ai desideri dei nuovi viaggiatori.

Un messaggio chiaro per chi lavora nel settore: credere nel territorio

L’Oltrepò ha tutto per diventare una destinazione di riferimento. I dati lo dimostrano, i turisti lo confermano. Ora è il momento per gli operatori del territorio di fare rete, condividere strategie, puntare su:

  • promozione digitale professionale,
  • valorizzazione dei piccoli produttori,
  • integrazione tra accoglienza, cultura e sapori locali.
Chi saprà offrire esperienze autentiche e di qualità vincerà la sfida del turismo post-2024.